amicizia sana o dipendenza | Psicologa Anzola dell'Emilia Valsamoggia D.ssa Mele Vanessa

Amicizia sana o dipendenza?


Cosa distingue un’amicizia sana da una dipendenza?

Vediamo intanto che cosa è l’amicizia:

L’amicizia è un rapporto che si basa su sentimenti di sincerità, fiducia e stima reciproca e ha un importante effetto sul nostro benessere psicofisico.

Alcune ricerche* hanno dimostrato come l’amicizia abbia uno scopo legato all’evoluzione della specie e aumenti le probabilità di sopravvivenza. In ogni parte del mondo chi investe nelle amicizie ha una migliore salute fisica e psichica.

Amicizia e adolescenza

Soprattutto durante l’adolescenza l’amicizia riveste un ruolo molto importante per la crescita e lo sviluppo dell’identità. Gli amici svolgono la funzione di “famiglia alternativa”. Nel gruppo dei pari gli adolescenti si rispecchiano, si confrontano e vanno alla ricerca di se stessi e del proprio ruolo, differenziandosi dalla famiglia di origine, ma sentendosi meno soli perché parte di un gruppo.

Le amicizie durante l’infanzia e l’adolescenza spesso sono simbiotiche. L’amico diventa un compagno con cui condividere ogni attimo della giornata, a cui confidare pensieri, preoccupazioni, sogni. Quando uno dei due cresce e si sposta verso altri obiettivi (ad esempio si fidanza) ecco che l’altro si sente profondamente tradito e possono esserci reazioni molto forti di gelosia.

Crescendo, l’amicizia in parte si trasforma. Gli impegni della vita adulta non consentono più la stessa assidua frequentazione. Ma l’amicizia non richiede per forza una costanza e continuità nel tempo. Si può rimanere amici e mantenere un legame profondo anche senza sentirsi tutti i giorni. Fondamentale è che nel rapporto di amicizia le due persone mantengano un buon livello di autonomia che consente di rimanere noi stessi seppur legati all’altro.

Il legame d’amicizia, insomma, si basa sullo scambio sano e deve fornirci un nutrimento emotivo che ci faccia stare bene.

Amicizia e dipendenza

Alcuni rapporti però sono caratterizzati da tutt’altro tipo di dinamiche. Si avverte uno sbilanciamento del rapporto che non si basa più sulla reciprocità, sull’autonomia e sull’equilibrio dei ruoli.

La dipendenza affettiva può manifestarsi anche all’interno di un rapporto di amicizia.

Come si comporta un dipendente affettivo nell’amicizia?

  • La relazione è profondamente sbilanciata e asimmetrica
  • Il dipendente dedica tutto il suo tempo e le sue energie all’altro
  • Fa cose anche controvoglia, pur di non dispiacere all’altro
  • Mostra una disponibilità illimitata (c’è in ogni momento e ad ogni ora)
  • Il rapporto con l’altro è vissuto con estrema intensità

Perché il dipendente affettivo si comporta così?

Come abbiamo visto in un altro articolo (https://psicobologna.it/anche-se-non-mi-ami-piu-lasciati-amare-caratteristiche-psicologiche-della-dipendente-affettiva/) chi soffre di dipendenza affettiva ha sperimentato grandi trascuratezze emotive nell’infanzia. Queste hanno provocato profonde angosce e paure dell’abbandono. Il legame con l’altro serve a coprire un profondo vuoto interiore.

Si cerca l’altro per BISOGNO e NON per DESIDERIO. E pur di non perdere l’altro sarò disposto anche a rinunciare a me stesso e ai miei bisogni.

Si confermano, anche con gli amici, tutti quegli elementi che caratterizzano la dipendenza affettiva:

  • grande dolore e sofferenza
  • idea di non esistere e di non avere senso senza l’altro
  • tendenza ad accettare tutto pur di non perdere l’altro
  • continue richieste di conferme che comunque non bastano mai a rassicurare

Il dipendente affettivo si crogiola nel fatto di essere un bravo amico. Inizialmente questi rapporti sono gratificanti per il dipendente affettivo, perché si sente importante per l’altro, di cui è diventato il confidente, l’amico intimo, il risolutore di problemi.

La trappola sta nel fatto che l’altro non si sente di ricambiare perché il dipendente affettivo non mostra i propri bisogni e in questo modo viene a mancare un elemento fondamentale dell’amicizia (e di ogni rapporto): la reciprocità.

Questi rapporti finiscono per impoverirci perché si basano sull’idea di non poter essere amati per ciò che siamo, ma solamente se sono a completa disposizione dell’altro.

Nell’amicizia sana, invece, possiamo sperimentarci e conoscerci in modo sincero e autentico.

Cosa fare per uscire da questa situazione?

1. fondamentale è riconoscere il problema. Se ti sei ritrovato nella descrizione di questi rapporti è possibile che sia presente un problema di dipendenza affettiva;

2. ritrovare il proprio centro e se stessi;

3. imparare ad ascoltare i propri bisogni;

4. dedicare a sè il tempo e le attenzioni che abbiamo sempre dedicato agli altri;

5. la psicoterapia può essere un valido aiuto, per uscire da queste dinamiche soprattutto se il disagio è forte.

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*Peiqi Lu, Jeewon Oh, Katelin E. Leahy, William J. Chopik. Friendship Importance Around the World: Links to Cultural Factors, Health, and Well-Being. Frontiers in Psychology, 2021; 11 DOI: 3389/fpsyg.2020.570839