Valutazione psicodiagnostica Vanessa Mele

La valutazione psicodiagnostica


La valutazione psicodiagnostica è un processo di indagine clinica che ha come obiettivo quello di formulare un profilo psicologico relativo al funzionamento del soggetto. In particolare, si propone di indagare il funzionamento emotivo, cognitivo e comportamentale, la struttura di personalità, le difficoltà o i disturbi psicologici, ma anche le risorse e i punti di forza. Questo tipo di indagine consente di valutare insieme e in modo consapevole, decisioni importanti sul tipo di trattamento da intraprendere. La valutazione può essere fatta in ambito clinico per capire assieme al paziente ciò di cui ritiene di avere bisogno e, alla luce di quanto emerso, anche il tipo di trattamento più utile per lui.

La valutazione psicodiagnostica ha una durata prevista di 4-5 incontri e si struttura nelle seguenti fasi:

  • colloquio iniziale in cui si raccolgono informazioni relative alla storia del paziente e le motivazioni che lo portano alla consultazione.
  • somministrazione di test, questionari, interviste specifiche per l’indagine da effettuare
  • stesura di una relazione

incontro di restituzione in cui si discute dei risultati emersi e si valuta insieme se e come procedere valutando diversi tipi di trattamento (ad es. psicoterapia individuale, colloqui di sostegno o invio ad altro specialista).

La valutazione psicodiagnostica non si riferisce esclusivamente all’ambito clinico, ma può essere richiesta come strumento di indagine anche in ambito forense o medico-legale ad esempio nei casi di valutazione del danno psichico, stalking o mobbing, valutazione dello stato psicologico nei casi di interdizione e inabilitazione, di proposta di amministrazione di sostegno o per l’idoneità al porto d’armi.

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