Ansia e Coronavirus. Se senti che lo stato di allerta, malessere, ansia o panico sta prendendo il sopravvento, rivolgiti a un professionista

Come gestire l’ansia ai tempi del Coronavirus


Ciò che stiamo vivendo in questi giorni è sicuramente qualcosa di nuovo, inaspettato e per alcuni aspetti, disorientante, che può avere su di noi un impatto fortemente ansiogeno. L’immobilità fisica tende a generare una maggiore attività mentale, come una sorta di compensazione: se non posso muovermi fisicamente, cercherò di supplire a questa immobilità facendo lavorare di più la mia mente.

Come lavora la nostra mente?

Per certi aspetti questo è positivo, perché ci può spingere ad essere più creativi e a riscoprire attività che avevamo trascurato, abbandonato o che ancora non avevamo mai provato. Il rischio è però che si attivi un pensiero sterile e fine a se stesso che porta a focalizzarsi su ciò che questa situazione ci impedisce di fare più che sulle opportunità che possiamo cogliere. Questo, inoltre, alimenta la sensazione di essere come agli “arresti domiciliari” senza però poter definire la fine della pena.

Tale vissuto, inevitabilmente, fa crescere anche la sensazione di ansia, di paura, di impotenza. Attenzione: non sto dicendo che l’ansia sia sempre un’emozione sbagliata, anzi! E’stata, per così dire, “progettata” per tutelarci e renderci prudenti di fronte a potenziali rischi.

L’ansia, infatti, è ciò che oggi ci fa seguire le regole che quotidianamente ci vengono ricordate dai vari mezzi di comunicazione e che ci fa mantenere un comportamento responsabile, che può proteggerci dal rischio di contagio e quindi a salvarci la vita. Se diventa troppo forte però, va oltre lo scopo per cui si è attivata, può trasformarsi in panico e causare un vero e proprio “blocco” dell’attività mentale e, come un criceto sulla ruota, finiremo a pensare e ripensare in modo ossessivo alla situazione di pericolo.

Cosa possiamo fare per cercare di evitare tutto questo:

1. Creare delle “sane routine”, che aiutano a scandire il tempo: ad esempio fare qualche esercizio fisico, leggere un libro, ascoltare della musica, suonare uno strumento o qualsiasi attività che piaccia e possa farci distrarre.

2. Rimanere in contatto con amici e familiari, sfruttando ciò che le moderne tecnologie ci permettono di fare, videochiamate, anche “aperitivi o cene a distanza”.

3. Informarsi è importante, ma senza che questo diventi un’ossessione: è bene farlo solamente sui canali ufficiali, come il sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e il sito del Ministero della Salute

4. Per i bambini è fondamentale mantenere il più possibile le normali attività ed essere protetti da quelle che sono gli allarmismi degli adulti. E’ da evitare, quindi, che rimangano da soli davanti alla televisione, che espone a immagini potenzialmente troppo forti per loro o che non sono in grado da soli di comprendere o contestualizzare nel modo adeguato.

5. Se senti che lo stato di allerta, malessere, ansia o panico sta prendendo il sopravvento, rivolgiti a un professionista, uno psicologo, uno psicoterapeuta che possa aiutarti a gestire al meglio queste emozioni e a permetterti di ritornare ad uno stato di più funzionale adattamento.

Come psicologa e psicoterapeuta mi sono già da tempo attivata per permettere ai pazienti di lavorare tramite sedute on line.

Se pensi di aver bisogno di un confronto o di un supporto in questo delicato momento, non esitare a contattarmi telefonicamente o via mail e ti fornirò tutte le informazioni su come si svolge la terapia on line.

E’ ciò che noi pensiamo che determina la qualità della nostra vita!

Come gestire l’ansia ai tempi del Coronavirus

Come gestire l’ansia ai tempi del Coronavirus