Cambiare le abitudini E’ davvero così difficile cambiare le nostre abitudini? Come fare per dare il via al cambiamento? Leggi la storia della rana

E’ davvero così difficile cambiare le nostre abitudini?


Mai come adesso, costretti in casa in una sorta di “reclusione” a causa del famigerato CODIV 19, ci troviamo a dover cambiare, inevitabilmente, il nostro modo di vivere, di lavorare, di “stare insieme” agli altri e anche di pensare al nostro futuro.

Ma quante volte avremmo voluto intenzionalmente cambiare alcune nostre abitudini, perché ci sembravano dannose o pericolose per la nostra salute (fisica ed emotiva) senza riuscire nemmeno a compiere il primo passo?

Comunque tranquilli, non siete soli: noi esseri umani, per certi aspetti, funzioniamo così, in modalità “risparmio energetico” che ci porta però a rimanere seduti anche quando sentiamo che dovremmo proprio alzarci o almeno cambiare posizione!

Perchè allora ci sembra così difficile cambiare le abitudini?

Per capire meglio questo aspetto, voglio raccontarvi una storiella che si chiama “Il principio della rana bollita”

 “Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone” (Tratto dal libro “Media e Potere” del filosofo americano Noam Chomsky)

Questa storia ci porta a riflettere su quanto sia facile adagiarci ed accettare gli eventi che accadono, finchè, stremati, non riusciamo più a saltare fuori dal pentolone di acqua calda.

Questo succede perché cambiare può spaventarci più di quello che ci sta facendo ammalare o, addirittura, uccidendo. Cambiare vuole dire muoverci verso qualcosa che non conosciamo e, per la nostra “mente a risparmio energetico”, è faticoso, imprevedibile e quindi no, meglio rimanere dove siamo.

Attenzione, questo non significa che dobbiamo pensare in un giorno di stravolgere la nostra vita, anzi! Solo il fatto di pensare a cambiamenti troppo grandi porta la nostra mente a rifugiarsi in quella che possiamo definire “la nostra zona di confort” che ci farà pensare che in fondo non stiamo poi così male e ci farà rimanere ancora più bloccati.

Come fare allora per dare il via al cambiamento senza fermarci al proposito iniziale?

1. Inizia con un cambiamento alla volta;

2. Non prefissarti obiettivi troppo grandi, ma dividili in sotto obiettivi: ad esempio non pensare che devi dimagrire di 10 kg, ma inizia a ridurre lo zucchero del tuo caffè finchè, un po’ alla volta, riuscirai a berlo amaro;

3. Per aiutare e rinforzare il cambiamento è importante modificare anche l’ambiente esterno a noi: ad esempio il caffè bevilo in salotto invece che in cucina;

4. Dai valore a ciò che riesci a cambiare: non è tanto importante l’obiettivo finale, ma i comportamenti che ti porteranno lì!

5. Cambiare necessita di un vero e proprio allenamento: ripeti quindi ogni giorno i piccoli comportamenti che diventeranno, così, una routine, e che potrai mettere in atto in modo automatico.

Ricorda che il primo passo è importante non tanto perché ci porterà verso una meta definita, ma perché ci permette di spostarci da dove siamo!

Cambiare le abitudini

Contatta PsicoBologna