Costruire il cambiamento | Psicologa Anzola Valsamoggia | D.ssa Mele Vanessa Psicologa Psicoterapeuta

Costruire il cambiamento


Costruire il cambiamento.
Mi capita spesso di sentir dire che il cambiamento fa paura. Questo per diversi motivi: perché non sappiamo dove ci porterà, perché pensiamo che sarà faticoso, che soffriremo…

In realtà il cambiamento è il punto finale, l’obiettivo che ci siamo posti e quindi è qualcosa che desideriamo fortemente. Ciò che ci fa paura è, invece, il viaggio: dal punto in cui siamo a quello in cui vogliamo arrivare. Questo viaggio si chiama transizione.

Non conoscere la differenza tra questi due diversi concetti può impedirci di ottenere il cambiamento desiderato, e contribuisce a farci rimanere bloccati dove siamo, magari delusi e frustrati perché ci sentiamo sconfitti.

Quali sono le tappe di questo viaggio?

1. la prima tappa possiamo definirla come la rottura con il passato. Chiudiamo una porta insomma. E questo è difficile, per diversi motivi. Spesso capita che arrivi una forza contraria che ci spinge indietro rispetto alla nostra direzione. E’la cosiddetta resistenza al cambiamento. Come gestirla?

  • Concretizzare obiettivi chiari e definiti. Poi suddividerli piccoli obiettivi, micro-azioni che sia facile compiere quotidianamente.
  • Avere una visione del futuro, a lungo termine, non rimanere focalizzati solo sul qui e ora.
  • Concentrarsi sugli aspetti positivi del cambiamento, per continuare ad automotivarci ogni volta che la fatica si fa sentire.

2. la seconda tappa è quella della esplorazione; abbiamo lasciato la nostra area di sicurezza, la zona di confort, ma non abbiamo ancora raggiunto il nuovo porto. Possiamo sentirci confusi e spaventati. Ci sentiamo un po’ come chi salta dall’aereo e aspetta il momento in cui si aprirà il paracadute.

La cosa importante da fare è concentrarci sui nostri valori, su ciò che siamo stati e su dove vogliamo arrivare. E’importante sentire una continuità con il nostro passato. Non serve strapparlo e buttarlo, anzi. Il nostro passato ci deve accompagnare verso il futuro.

3. La terza e ultima tappa è il cosiddetto nuovo inizio. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e siamo pronti a ripartire per u nuovo viaggio non appena sentiremo che abbiamo bisogno di crescere ancora.

La cosa più importante del cambiamento è, in realtà, la transizione. E’questo viaggio che ci permette di diventare più consapevoli di quello che siamo, di quello che vogliamo essere e ci permette di trovare le risorse per “diventare di più”.

Come dice Jim Rohn, infatti: Per avere di più di quello che hai, devi diventare di più di quello che sei. Se non cambi quello che sei, avrai sempre quello che hai

Costruire il Cambiamento | D.ssa Mele Vanessa
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