Nonni a distanza: essere nonni durante il Coronavirus, Psicoterapeuta Vanessa Mele Valsamoggia Anzola Bologna

Nonni a distanza: essere nonni durante il Coronavirus


Nonni a distanza: essere nonni durante il Coronavirus.

Il rapporto tra nonni e nipoti è qualcosa di profondo e insostituibile.

I nonni offrono una riserva infinita di amore, pazienza, tempo e risorse (anche economiche) che lascia nei nipoti una traccia indelebile. Questa riserva resiste al tempo e il suo ricordo li accompagnerà con dolcezza in tutta la loro esistenza.

I nonni accudiscono i nipoti quando i genitori non sono presenti, permettendo ai bambini di avere una continuità ed un supporto emotivo che serve alla loro crescita. E questo li aiuta anche ad avere un distacco più morbido dai genitori. I nonni sono un ponte tra le nostre radici e il nostro futuro. Sono un filo che ci consente di ricordare da dove veniamo, per capire dove vogliamo andare.

Anche i nipoti sono fondamentali per i nonni. Ad esempio li possono aiutare a superare alcune convinzioni e rigidità. Quante volte abbiamo sentito un nonno dire che mai avrebbe usato lo smartphone e poi chiedere al nipote di mandargli una foto su whatsapp? E mai come adesso si informano dai nipoti su come fare le videochiamate. I nipoti quindi tengono i nonni in allenamento, sia fisico sia cognitivo. Contribuiscono concretamente al loro benessere e a un invecchiamento più sano.

Pensate che il legame tra nonni e nipoti è così importante che oggi, pur con tutte le complessità del caso, è tutelato persino dalla legge*. (art.317 bis c.c.)

Come è cambiato il rapporto nonni-nipoti a causa del Coronavirus?

Il drammatico momento storico che stiamo vivendo si è accanito pesantemente sui nonni. Questo è vero sia dal punto di vista medico, in quanto fascia maggiormente a rischio, sia dal punto di vista emotivo e relazionale. Per proteggere i nonni, infatti, i nipoti dovranno rimanere lontani da loro, ancora per un tempo non definito.

Alla paura del contagio si associano, così, il senso di vuoto e la tristezza dovuta alla lontananza forzata dai nipoti che, magari più volte alla settimana o per intere giornate, riempivano la casa, la mente e il cuore dei nonni.

Per quanto non possa sostituirsi ad un abbraccio, ad un bacio, al correre insieme mano nella mano, ecco che la tecnologia può essere d’aiuto.

Nonni a distanza. Come mantenere il rapporto tra nonni e nipoti durante l’emergenza sanitaria?

Va specificato come prima cosa, che, ovviamente, il tipo di rapporto dipende anche dall’età dei nipoti. E anche il modo e il tipo di comunicazione, inevitabilmente, vanno adattati all’età.

La frequenza delle videochiamate va adeguata al il tipo di frequentazione che c’era prima dell’epidemia, quindi anche quotidiana.

Con bambini piccoli, dai 0 ai 3 anni può essere sufficiente il fatto di vedere i nonni attraverso lo smartphone, la loro capacità di attenzione è ancora abbastanza scarsa, quindi le telefonate non potranno essere molto lunghe.

Dai 4-5 anni iniziano ad avere sempre più il concetto della perdita quindi, se gli adulti non filtrano in modo adeguato le proprie preoccupazioni, possono proiettare sui figli e sui nipoti ansie relative al fatto di non vedersi più.

Con i bambini di età scolare, dai 6 anni in su, si può essere un po’ più espliciti, facendo riferimento a motivi di salute, in generale, che non permettono di andare dai nonni né di andare a scuola come prima, ma che per non ammalarsi bisogna rimanere a casa. E’ bene dare indicazioni concrete, pratiche sulle attività da fare e su come la giornata sarà organizzata. Vanno evitate spiegazioni troppo complesse o anche eccessive rassicurazioni che possono avere un effetto paradosso. Ricordiamoci che i bambini, anche se non riescono a comprendere perfettamente il significato delle nostre parole, assorbono come spugne le nostre emozioni e i nostri stati d’animo!

Quali attività si possono condividere?

Nonni e nipoti possono mostrarsi reciprocamente I bambini possono mostrare ai nonni cosa hanno fatto durante la giornata: un disegno, una costruzione…I nonni altrettanto possono far vedere ai nipoti quello che hanno cucinato, se è spuntato un fiore dal vaso o un pomodoro nell’orto.

E’ possibile chiedere ai nipoti di preparare un disegno, di imparare una canzone o una filastrocca da recitare nel corso della telefonata successiva. Questo è utile per dare continuità al rapporto e creare una sorta di filo che faccia sentire la presenza dell’altro anche in ciò che si fa.

I nonni possono anche far recapitare piccoli e utili regali a casa dei nipoti, libri, colori, giochi da fare insieme quando ci si potrà riabbracciare.

I nonni possono raccontare favole al telefono e fare compagnia ai bambini, magari mentre i genitori preparano la cena. Possono anche registrare messaggi vocali o video con i propri racconti che il bambino può riascoltare nel corso della giornata.

Il tempo è una risorsa importante per tutti.

Per i nonni, ancora di più.

Il rischio è che vivano il distacco dai nipoti come se fossero stati privati o, peggio, derubati di qualcosa.   E’importante allora, mantenere vivo il legame, per far sì che questo tempo possa essere il più possibile pieno di affetti e di significato e non, pericolosamente, vuoto.