Vacanze: che stress! Psicologa Valsamoggia D.ssa Mele Vanessa

Vacanze: che stress!


Vacanze: che stress!
Estate, agosto, arrivano le tanto desiderate vacanze.

Desiderate? Da molti sì, e le aspettano da circa 11 mesi!

Per alcuni tuttavia sono un momento difficile, temuto per certi versi stressante. Come mai?

Cosa può rendere le vacanze un momento stressante?

Facciamo un passo indietro e partiamo dalle origini: la parola vacanze deriva dal latino, precisamente è il participio presente di “vacare”che significa “essere vuoto, libero”. Ecco che forse iniziamo a spiegarci da dove deriva l’ansia o, in gergo comune, lo “stress” che può essere associato a questo momento dell’anno. La vacanza è un periodo di vuoto, di interruzione delle attività abituali e di perdita delle routine. Che, per quanto possano apparire pesanti, hanno comunque una funzione rassicurante.

Bisogno di controllo

Soprattutto per chi ha la tendenza o il bisogno (illusorio, intendiamoci) di conoscere le situazioni e di controllare tutto ciò che lo circonda, ecco presentarsi in questo periodo la paura del vuoto e dell’ignoto che inevitabilmente si porta dietro.

Controllare un ambiente che conosciamo è sicuramente più facile rispetto a gestire un contesto sconosciuto. Il tentativo di rimanere legati in modo rigido alle nostre abitudini impedisce di adattarsi e di godere del momento che stiamo vivendo. Pensiamo, ad esempio, alle “pretese” culinarie che noi italiani abbiamo quando andiamo all’estero e ordiniamo piatti tipici della nostra tradizione per poi rimanere, quasi inevitabilmente, delusi. Questo è un esempio della difficoltà ad aprirci e a diventare permeabili al nuovo, al diverso e quindi sconosciuto che la vacanza ci può offrire.

Divertirsi per forza!

Un altro aspetto interessante è legato all’idea di libertà che le vacanze si trascinano dietro. Le persone che vivono con fastidio o sofferenza la situazione in cui si trovano (lavorativa, affettiva, relazionale) possono idealizzare le vacanze come il momento in cui sperimentare o vivere tutto ciò che è stato represso nei precedenti 11 mesi. È come se ci fosse l’obbligo di divertirsi. Questo però genera aspettative irrealistiche che, oltre a non farci godere il momento, sempre attenti a cosa mi offrirà il domani, porterà quasi inevitabilmente a grandi delusioni. Del resto, il confronto con qualcosa che ho idealizzato e quindi non è reale, mi fa partire piuttosto svantaggiato!

Le vacanze aumentano il senso di solitudine.

Tutti partono e io no.

Tutti si divertono e io no.

Tutti sono in compagnia e io no.

E questo può scatenare o acutizzare stati depressivi e ansiosi in persone predisposte o che già hanno questo tipo di sofferenza.

Paure situazionali

Esistono poi paure situazionali, cioè legate a specifiche circostanze: ad esempio il fatto di dover prendere l’aereo o altri mezzi pubblici.

Ci sono anche altri fattori che accrescono lo stress da vacanza. Ad esempio, la dipendenza da internet e dai social. Ci sarà campo? Riuscirò A leggere le mail e le notifiche? Riuscirò a postare le foto? E così invece di “godere di essere” in un certo posto, lo scopo della vacanza diventa “mostrare dove si è”.

Se vi siete ritrovati in una di queste descrizioni probabilmente vi starete chiedendo cosa si può fare quindi? Restare a casa? Ovviamente no!

Cosa possiamo fare per cercare di goderci al meglio le vacanze?

Vediamo 4 brevi suggerimenti:

  1. Riconosci le tue difficoltà e i tuoi bisogni in modo da non attribuire alla vacanza qualcosa che dipende da te stesso.
  2. Pensa che puoi provare ad affrontare piccoli cambiamenti, che comunque non sono definitivi, ma temporanei. Se poi il fatto di riuscire a modificare qualcosa nella rigida routine apparentemente immodificabile ti dà consapevolezza delle tue risorse ancora meglio!
  3. Prova a vivere giorno per giorno nel qui ed ora e impara a goderti il momento.
  4. Per quanto riguarda internet e i social, beh se stai leggendo questo articolo sicuramente sei on line… ecco ti consiglio a questo punto, e per concludere, di provare a spegnere per qualche ora il telefono e a rimanere connesso solamente con te stesso e con il panorama che ti circonda.

D’atra parte se non perdi il conto dei giorni, che vacanza è???

Vacanze: che stress! Psicologa Valsamoggia D.ssa Mele Vanessa

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